Indice dei contenuti
- 1 Mutuo 100%: a chi si rivolge?
- 2 Quali sono i vantaggi di un mutuo 100%? E quali i rischi?
- 3 Perché le banche che concedono i mutui 100% sono poche?
- 4 Il rapporto tra rata e stipendio
- 5 I mutui 100% con garante
- 6 Il garante esterno
Per chi ha una giovane età e scarse disponibilità economiche, la prima casa può essere un vero e proprio miraggio. Soprattutto se non si ha una famiglia alle spalle, disposta a sostenere la sforzo di maggiore autonomia delle giovani generazioni. Anche perché il settore bancario ormai da tempo ha deciso di instaurare rapporti solo con clienti affidabili. Una caratteristica la quale, per ovvie ragioni, in un Paese come il nostro è molto difficile da conseguire per troppi soggetti.
Tra le soluzioni che possono fare al caso delle giovani coppie, però, ce n’è una abbastanza particolare. La quale presenta alcune peculiarità di non poco conto, a partire proprio dal fatto di essere congegnata per questa particolare utenza. Stiamo parlando del mutuo al 100%, ovvero di quello che va a ricoprire l’intero importo destinato all’acquisto di un immobile. Andiamo dunque ad osservarlo più da vicino, al fine di cercare di capirne meglio le sfaccettature.
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Mutuo 100%: a chi si rivolge?
Il mutuo al 100% è un finanziamento che la banca concede al cliente in modo da coprire un capitale pari all’intero valore di perizia della casa che questi prevede di acquistare. Proprio questa è la caratteristica saliente di questo genere di mutuo, in quanto solitamente il LTV (Loan To Value) non va ad oltrepassare l’80%.
Proprio in considerazione della particolare formula, sono pochi gli istituti bancari che lo concedono. Limitando il confronto e la concorrenza, anche la convenienza del mutuo 100% viene a decadere in maniera abbastanza evidente. Tanto da spingere gli esperti a concordare sulla scarsa o nulla vantaggiosità di questo genere di mutuo. In un ipotetico confronto, infatti, esso risulta molto più costoso di un normale mutuo 80%.
Quali sono i vantaggi di un mutuo 100%? E quali i rischi?
Quali sono i vantaggi di un mutuo 100%? Possiamo dire che quello principale è costituito proprio dal fatto che il finanziamento ottenuto va a coprire l’intero valore di perizia della casa. Riducendo il tal modo la quantità di soldi di cui il richiedente deve disporre di suo, al fine di acquistare l’abitazione. Per i giovani, i quali si trovano magari all’inizio del loro percorso lavorativo e hanno uno stipendio contenuto, il vantaggio è reale.
Sull’altro piatto della bilancia, però, occorre mettere la scarsa offerta di questo genere sul mercato. Concorrenza limitata che si traduce in soluzioni svantaggiose. In cui il Taeg (Tasso annuale effettivo globale) presenta un conto molto più salato rispetto a un tradizionale mutuo con LTV contenuto entro l’80%.
Va anche sottolineato come il 100% sia riferito al valore indicato dalla perizia. Spesso, però, esso è inferiore al reale valore di mercato e, quindi, al prezzo effettivamente chiesto per la casa. Si rischia di conseguenza di non avere comunque la cifra effettivamente necessaria per completare l’operazione.
Proprio questo è il motivo che dovrebbe spingere gli interessati ad una attenta riflessione. Nella quale vantaggi e rischi siano contemplati e valutati pienamente. Non farlo e cedere ad un impulso subitaneo, può aprire la strada ad una cocente delusione.
Perché le banche che concedono i mutui 100% sono poche?
Come abbiamo già ricordato, le banche che concedono mutui 100% sono poche. Qual’è il motivo di questa scarsa disponibilità del sistema bancario? Il motivo è da ricercare proprio nel fatto che si tratta di una soluzione rischiosa. A renderla tale è proprio il fatto che i richiedenti nella stragrande maggioranza dei casi non sono in grado di fornire adeguate garanzie. In particolare una capacità reddituale in grado di fare da base per il piano di rientro.
Ma non è il solo motivo a spingere gli istituti bancari a declinare in genere questo servizio alla propria clientela. Un altro fattore che concorre in tal senso è rappresentato dal fatto che un mutuo di 90mila euro, a fronte di un valore commerciale dell’immobile individuato dal richiedente pari magari a 140 mila, lascia un certo margine alla banca per poter rientrare nel caso il mutuatario non sia più in grado di corrispondere le rate mensili previste a livello contrattuale. Mentre nel caso del mutuo pari al valore commerciale dell’abitazione su cui viene stilata l’ipoteca diventa molto più complicato per l’ente erogante un rientro nell’eventualità che il richiedente entri in difficoltà e cessi di versare il dovuto.
Il rapporto tra rata e stipendio
I giovani che lavorano sono purtroppo pochi in Italia. Per quelli che lo fanno, inoltre, lo stipendio è solitamente abbastanza contenuto. Ne consegue un ulteriore problema, quello rappresentato dal rapporto tra rata e busta paga del richiedente.
Solitamente, la banca che concede i mutui al 100% è spinta a concedere la somma richiesta nel caso in cui la rata predisposta nell’ambito del piano di rientro si attesti intorno al 10% rispetto allo stipendio dell’interessato. Mentre diventa abbastanza improbabile che possa farlo se tale rapporto supera il 20%.
Il ragionamento fatto dall’ente erogante è che il tenore di vita del giovane interessato potrebbe rivelarsi dispendioso e rendere impossibile ad esso onorare l’impegno assunto. L’ipotesi di un rapporto superiore al 20% è, però, nel nostro Paese abbastanza frequente. Non solo a causa dell’ormai annoso problema di stipendi troppo magri, ma anche per i prezzi di mercato delle abitazioni. I quali continuano a viaggiare su un binario spesso inavvicinabile per troppe persone, soprattutto quando si tratta di abitazioni posizionate nei grandi nuclei urbani. Nonostante il calo fatto registrare nel corso degli ultimi anni, quando il settore immobiliare è entrato in crisi.
I mutui 100% con garante
Per riuscire a convincere la banca consultata a concedere un mutuo 100%, senza avere le garanzie di carattere patrimoniale, è possibile presentare un garante. Ovvero una terza persona che affianchi il contraente principale, essendo a sua volta dotato delle garanzie, ovvero una busta paga adeguata e uno storico invitto per quanto riguarda i rapporti con il settore creditizio. Anche il merito creditizio è infatti un fattore tenuto in considerazione dalle banche, quando si trovano di fronte ad una richiesta di mutuo.
Solitamente, il garante è un parente o un conoscente stretto dell’interessato, per ovvi motivi. Va infatti ricordato che nel malaugurato caso in cui il contraente principale non riuscisse più a far fronte al proprio impegno, a corrispondere il rateo del mutuo sarà proprio il garante. Il quale, a sua volta, può in seguito rivalersi sul primo, ove ritenga il caso di farlo.
Proprio questo è il motivo che dovrebbe spingere ad una certa prudenza nell’utilizzo di questa particolare soluzione. Il mancato pagamento da parte del mutuatario, infatti, potrebbe tradursi in un deterioramento di rapporti di vecchia data e nella necessità di avviare un procedimento giudiziario da parte del garante, teso a recuperare i propri soldi.
Il garante esterno
Una ulteriore possibilità, che può rivelarsi molto interessante per chi sia intenzionato ad ottenere un mutuo al 100%, è rappresentata dal garante esterno. Ovvero il fondo pubblico che è stato istituito a livello statale per dare un aiuto a chi abbia meno di 30 anni e intenda costruire il suo futuro. Sarà proprio il fondo in questione ad assumere il ruolo di garanzia preteso dalle banche, impegnandosi a coprire il 50% del mutuo.
Si tratta di una opportunità di non poco conto, poiché in tal modo non è necessario chiedere a un parente o a un amico di ricoprire questo ruolo. Offrendo al contempo all’istituto di credito una forte garanzia aggiuntiva al fine di ottenere l’approvazione di un mutuo di un certo rilievo.
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