Indice dei contenuti
- 1 Mutui 100 per 100 cointestati, cosa sono?
- 2 Quando la coperta è corta...
- 3 Poveri, ma...giovani
- 4 I vantaggi del mutuo cointestato
- 5 Uno o più garanti? Dipende!
- 6 Quando (e perché) scegliere il mutuo cointestato
- 7 Il ruolo del garante
- 8 Pro e contro
- 9 Il preferito dai giovani
- 10 A tasso fisso o variabile
- 11 I documenti da esibire
Si sente parlare spesso di mutui 100 per 100 cointestati, ma cosa s’intende di preciso con questa tipologia di finanziamenti?
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Mutui 100 per 100 cointestati, cosa sono?
La spiegazione è duplice.
Da una parte abbiamo un tipo di finanziamento al 100 per cento, con una percentuale tonda, in esubero rispetto alla media dei mutui che si fermano a una copertura dell’80 per cento del valore stimato dell’immobile.
Dall’altra l’aggettivo ‘cointestato’ apre uno scenario frequente nella concessione di questi mutui, che essendo più rischiosi non lasciando margini di rivalsa all’istituto erogante tirano in ballo una figura esterna (il garante, appunto) il cui ruolo è rafforzare la posizione patrimoniale del richiedente, facilitando la riuscita della pratica.
Quando la coperta è corta…
Molte volte capita di non poter accedere a un finanziamento perché a corto di garanzie fondiarie, patrimoniali o reddituali.
In genere, questo tipo di mutui viene erogato per l’acquisto della prima casa, più raramente per la ristrutturazione o per comprare una casa vacanze.
Nel primo caso si hanno più chance di ottenerlo perché, come si sa, la casa principale è il bene primario soprattutto per i giovani in procinto di mettere su famiglia.
Come non accontentarli?
Poveri, ma…giovani
Il fatto è che le giovani coppie che pensano ad una convivenza o al matrimonio non sempre dispongono delle risorse necessarie per realizzare il proprio sogno di vivere insieme o avere un bambino sotto un tetto di proprietà.
Ecco, allora, che il mutuo 100 per 100 è l’unica via percorribile, ma per ottenerlo spesso e volentieri serve proprio il supporto economico di un garante di fiducia.
In mancanza di garanzie sufficienti, la banca richiede espressamente l’appoggio di un garante esterno, in grado di velocizzare la pratica e indirizzarla al traguardo.
I vantaggi del mutuo cointestato
E’ ormai assodato che la casa sia il bene primario e per molti irrinunciabile, ma non tutti hanno la possibilità di acquistarla, specie se giovani e ancora incapienti quanto a risparmi e riserve di liquidità.
Non tutti, purtroppo, hanno un bel gruzzolo da investire nell’acquisto della prima casa.
In questo caso, può essere provvidenziale il ricorso a un garante che si cointesti il mutuo offrendo alla banca le garanzie necessarie per ottenerlo.
Ma cos’è, nella sostanza, un mutuo co-intestato?
Uno o più garanti? Dipende!
Assistiamo a questa tipologia di mutui in presenza di uno o più soggetti, anziché il solo richiedente, disposti a intestarsi il finanziamento e a rispettarlo.
Nel mutuo cointestato, quindi, il debitore non è uno solo, ma in genere due o, in rari casi, anche più di due.
Si materializza, in questo modo, una forma di finanziamento atipico, che si differenzia dai comuni mutui immobiliari per la presenza di più debitori in solido.
Quando (e perché) scegliere il mutuo cointestato
Questa soluzione finanziaria si rende necessaria quando il richiedente, da solo, non ha le garanzie sufficienti per ottenere il finanziamento.
Molto spesso, come già ribadito, ciò avviene in presenza di giovani che per via di un quadro economico precario ricorrono all’aiuto dei genitori o di altri parenti stretti con le spalle economicamente larghe e un lavoro stabile.
Il ruolo del garante
In tutto questo, qual è il ruolo del garante?
Che succede, se dovesse profilarsi questa incombenza?
In tal caso, la banca agirà in un primo tempo nei confronti del mutuatario principale e solo se non dovesse sortire alcun risultato potrà rivalersi sul garante per la restituzione del debito.
Quindi, come si evince dalla premessa, il cointestatario sarà chiamato in causa solo successivamente, ovvero soltanto dopo che l’istituto avrà provato a rivalersi sul mutuatario per il saldo delle rate insolute, senza successo.
Pro e contro
Pur in assenza di garanzie sufficienti e, pertanto, costretto a chiedere una mano al garante, soltanto chi richiede il mutuo 100 per 100 risulterà intestatario dell’immobile oggetto della transazione.
Questo genere di mutui, che prevedono la presenza di uno o più cointestatari, presenta pro e contro.
Partendo dai vantaggi, il principale è che la figura del cointestatario è la chiave di volta per l’ottenimento del mutuo stesso, nel caso in cui il o i richiedenti non dovessero disporre di sufficienti garanzie da esibire alla banca.
Il preferito dai giovani
Ecco perché la soluzione del mutuo 100 per 100 cointestato trova largo consenso soprattutto fra le giovani coppie che sognano una casa tutta per loro, ma non hanno la possibilità di accaparrarsela senza un robusto aiuto esterno.
Di qui il ricorso al garante, che in molti casi, si rivela risolutivo e provvidenziale, riuscendo a superare le diffidenze iniziali dell’istituto di credito che nella maggior parte dei casi di mostra poco propenso a concedere il finanziamento senza le dovute garanzie.
A tasso fisso o variabile
Come tutti gli altri mutui, anche quello 100 per 100 cointestato può essere a tasso fisso o variabile, indipendentemente dalla sua durata.
La sua cointestazione è consensuale, ossia voluta dal richiedente su input della banca che lo richiede espressamente per il successo della pratica di finanziamento.
Altre informazioni sui mutui cointestati potete trovarle cliccando qui.
I documenti da esibire
Quando si accende un mutuo, un prestito o qualsiasi altra forma di finanziamento, la lista dei documenti da fornire all’istituto di credito erogante è lunga e articolata.
Cosa occorre esibire, nel caso di un mutuo 100 per 100 cointestato?
Innanzitutto, il certificato di residenza dell’aspirante mutuatario e del cointestatario oltre ad altri documenti anagrafici, fra cui lo stato di famiglia.
Inoltre, i documenti reddituali di entrambi (richiedente e garante) consistenti nel contratto di lavoro, le ultime tre buste paga, la certificazione unica o il 730 se liberi professionisti.
Meglio se si allegano anche eventuali albi professionali di appartenenza per fornire quel ‘quid’ in più che può contribuire al successo della pratica.
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