Indice dei contenuti
- 1 Cos'è e come funziona
- 2 Comprare o ristrutturare casa senza soldi? C'è il mutuo 100 per 100!
- 3 Come ottenerlo
- 4 Quando le garanzie non bastano...
- 5 ...c'è il fondo Prima Casa
- 6 Non per tutti, però
- 7 Chi lo gestisce
- 8 Come richiedere il mutuo 100 per 100
- 9 Quali banche concedono il mutuo 100
Volete acquistare o ristrutturare la vostra prima o seconda casa, ma non sapete come fare perché non avete i soldi per realizzare i vostri sogni?
Per voi la soluzione potrebbe essere il mutuo 100 per cento.
Cos’è e come funziona
Cosa s’intende per mutuo 100 per cento?
Di solito, le percentuali di erogazione dei mutui standard si fermano al di sotto di quota 100, finanziando fino al 70, massimo 80 per cento del valore dell’immobile che si intende acquistare, ma chi è sprovvisto della liquidità occorrente per versare la caparra (in genere il 10 per cento del prezzo d’acquisto) non ha altra scelta che optare per un finanziamento in grado di coprire l’intero importo della compravendita.
Comprare o ristrutturare casa senza soldi? C’è il mutuo 100 per 100!
In genere, il mutuo 100 per 100 è un prodotto pensato per chi non ha soldi da anticipare per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa.
Per chi vuole gettare le basi per una vita indipendente da solo o in coppia, affrancandosi dalla famiglia di origine, la priorità è la casa.
Le strade per chi intende uscire dal guscio familiare e iniziare una nuova vita in una casa propria sono due: o trovarla in affitto o comprarla.
Se, però, non si hanno risparmi da parte da poter investire, la soluzione migliore è indubbiamente richiedere un mutuo 100 per cento.
Un miraggio? Niente affatto, come vedremo a breve, se a chiederlo è chi ha gli ‘attributi’ per ottenerlo.
Come ottenerlo
Se a chiedere un mutuo 100 per 100, avente come finalità l’acquisto della prima casa, è un giovane, le probabilità di successo sono notevolmente maggiori.
Una volta sommati, questi fattori collidono con i requisiti ‘tipo’ di un potenziale mutuatario e potrebbero scoraggiare in partenza qualsiasi istituto di credito per presunta inaffidabilità del richiedente a rischio insolvenza.
Se, poi, a richiedere questa forma di mutuo è un giovane, da solo o in coppia, con meno di 35 anni, il gioco è fatto.
Di fronte a un soggetto con questi requisiti, a patto che risulti senza macchie alla centrale rischi (se il richiedente ha un credit check negativo allora, sì, che sono dolori!) la banca si ‘ammorbidisce’ supplendo all’insufficienza delle garanzie del futuro mutuatario.
Quando le garanzie non bastano…
Non è infrequente che i giovani di oggi non abbiano soldi da parte a sufficienza per maturare un progetto di vita nuova attraverso l’acquisto della prima casa.
Se chi coltiva questo desiderio, più che legittimo, dispone in famiglia o nella sua cerchia di amici di un garante di ‘ferro’ il problema non si pone, in quanto il mutuo può essere co-intestato e la responsabilità dei pagamenti delle rate ricade anche sull’altro soggetto che interviene a supporto del debitore principale.
Sennò, non tutto è perduto, c’è anche un’altra concreta chance di riuscire nell’impresa.
…c’è il fondo Prima Casa
A dare più speranze a soggetti che vivono una situazione sia lavorativa che personale improntata alla precarietà interviene il fondo di garanzia prima casa, uno strumento che sta dando i suoi frutti ormai da tempo, concepito dal Ministero dell’Economia e Finanze per dare una spinta alle pratiche che s’inceppano per mancanza di garanzie e liquidità da parte dell’aspirante mutuatario.
Non per tutti, però
Attenzione, però, perché il fondo di garanzia prima casa non è per tutti.
Oltre al limite anagrafico rappresentato dalla soglia di età ‘under 35‘ non bisogna risultare proprietari di altri immobili ad uso residenziale, fatta eccezione per eventuali case ricevute in eredità.
Chi lo gestisce
Il fondo di garanzia Prima Casa è gestito, per conto del Mef che l’ha generato, da Consap, una società partecipata dello stesso ministero, che interviene laddove c’è da colmare una lacuna nelle garanzie fornite dal richiedente, in genere un soggetto ‘under 35’ titolare di contratto di lavoro atipico.
Questo fondo, attivo dal 2014, è garantito dal Governo fino al 50 per cento della quota capitale e copre un importo massimo di 250 mila euro, anche in considerazione del fatto che sono escluse dal beneficio case signorili o immobili di lusso.
Come richiedere il mutuo 100 per 100
Per fare domanda di questa tipologia di mutuo, ci si può rivolgere direttamente all’istituto bancario, a un intermediario finanziario o, se la pratica è gestita online, come avviene solitamente di questi tempi, si può scaricare il modulo della richiesta dal sito del Mef, raggiungibile cliccando su questo link.
Quali banche concedono il mutuo 100
Con o senza fondo di garanzia prima casa, non sono molte ad oggi le banche disposte a concedere un mutuo 100 per 100, anche perché l’adesione a questo incentivo è del tutto facoltativo e a discrezione dei singoli istituti.
Fra le banche che, ad oggi, accordano questo tipo di finanziamento si segnalano Monte Paschi Siena, Crédit Agricole e Intesa Sanpaolo.
In particolare, quest’ultima propone un’offerta allettante basata su una promozione dei tassi variabili a partire dalla percentuale dell’1,55% e fissi fermi al 2 per cento per periodi trentennali.
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Detto ciò, la scelta di accedere a questa soluzione non va presa alla leggera.
Questo perché, oltre ai vantaggi facilmente intuibili, imbarcarsi sulla ‘scialuppa’ di un mutuo 100 per 100 può esporre in futuro anche al rischio di impatti e incagliamenti o, peggio, di un vero e proprio naufragio dovuto alle caratteristiche intrinseche di questa forma di finanziamento per certi versi a rischio e non scevro da insidie.
Il consiglio è di informarsi bene e approfondire a fondo la materia per addivenire a una scelta più trasparente e consapevole.
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